Regia: Giorgia Peruzzi

Assistente alla regia: Alessandro Sanmartin

Luci: Giorgia Peruzzi, Alessandro Sanmartin

Musiche: Michele Iuso

Con: Alessandro Sanmartin, Giovanna Bartolotta, Anna Peretto and Marco Pasquale

 

In-corporeo è uno spettacolo di Teatro a Luci Nere, una tecnica che ha le sue radici nel teatro cinese delle ombre ma che si sviluppa soprattutto a Praga, nella Repubblica Ceca. Si tratta di una tecnica che, attraverso un'illuminazione particolare, nasconde gli attori per far risaltare oggetti e costumi fluorescenti, dando vita ad un'atmosfera magica.
In-corporeo nasce dalla volontà di realizzare uno spettacolo per l'infanzia. Ci siamo chiesti che cosa avremmo voluto dire ad un pubblico giovane, quale concetto far passare; che cosa la nostra generazione, in un inconsueto ruolo di generazione adulta, avrebbe potuto dire ad una generazione in crescita. In-corporeo parla di noi e dei nostri corpi, ed è realizzato da noi e dai nostri corpi, che in scena si trasformano, crescono, diventano altro da sé, si mescolano e si colorano. Le braccia diventano occhi, la schiena diventa naso, i nostri vestiti diventano strani animali di un sogno, le mani suonano strumenti invisibili. Le regole del mondo cambiano e scopriamo di poter addirittura volare... Uno spettacolo che parla di corpi in trasformazione, che racconta l'interno invisibile alla vista e l'esterno recettore del mondo. Parla di emozioni, di cosa succede quando ci innamoriamo, quando prendiamo paura, quando l'emozione è così forte che sembra ci scoppi il cuore. Parla di voce, di suono, di bocca e di stomaco, parla di cervello e sinapsi, di sogni e desideri. Di corpi belli e brutti, bassi e alti, magri e grassi, di corpi utili e di corpi dimenticati che si stancano di aspettarci e decidono di andarsene per la loro strada. In-corporeo è uno spettacolo per mangiatori di gelato davanti alla tv, è uno spettacolo per bambini che si mettono le dita nel naso, che si stropicciano troppo forte gli occhi e che non vogliono mai lavarsi i denti. È dedicato a tutte quelle persone, grandi e piccole che del proprio corpo, a forza di stare davanti al computer e alla tv, non sanno più niente. Quanto tempo è passato dall'ultima volta in cui abbiamo ascoltato i brontolii del nostro stomaco immaginando che fossero parole umane?

 

 

Foto di Matteo Mascella