INCONTRO SUL TEMA DELLA XII EDIZIONE DI CRASHTEST
BLACKOUT
a cura di Livello 4

8 settembre
Teatro Super
ore 14:00

Il buio, con noi da sempre, è ora più che mai definizione del nostro presente. Smarriti in un mondo dove la complessità detta legge, angosciati dal futuro, o dalla sua mancanza, soli, prototipi fallimentari della società della perfezione e del successo. Ci sentiamo immersi in questo buio, possiamo toccarlo, assaporarlo, viverlo. È parte di noi. Ora è giunto il momento di guardarlo negli occhi. Di sbatterci la faccia contro. Di non considerarlo solamente generatore di mostri e paure, ma luogo dove nascono i sogni, dove la fantasia si esalta. E il teatro si nutre proprio di questa ambiguità. Ecco perché prima di uno spettacolo si spengono sempre le luci: per lasciarci riempire dal buio, nella ricerca di emozioni non illuminate, vere. L'assenza di luce diventa spazio di scoperta, di magia, di mistero e di meraviglia. Senza vedere più nulla, possiamo immaginare tutto. In fondo è proprio tra due bui che accade lo spettacolo, un buio che ci accoglie e uno che ci lascia andare trasformati.

INCONTRO SULL'IMPATTO SOCIALE ED ECONOMICO DEI FESTIVAL CULTURALI
QUELLO CHE NON SI VEDE
con Giulia Alonzo, Benedetta Pratelli ed Emanuele Regi

9 settembre
Teatro Super
ore 10:00

Un festival di teatro non è mai un evento che riguarda solo attori e spettatori; riguarda anche la comunità, la città in cui accade; nutre connessioni nascoste, che continuano a pulsare e a vivere anche dopo, a luci spente. Che impronte lascia nel tessuto economico-sociale un evento di questo tipo e come si relaziona con l'ambiente circostante? L'incontro vuole svelare alcuni di questi legami virtuosi, mettendo in luce quanto sia prezioso per una città ospitare un evento culturale.

Giulia Alonzo, PhD in Sociologia all'Università di Bologna, studia i festival culturali e il loro impatto sociale nei territori in cui si svolgono.

Benedetta Pratelli è laureata in Storia delle Arti Visive e dello Spettacolo. Scrive e recensisce per testate online del settore. Ha collaborato con Armunia e con il Festival Inequilibrio. Attualmente si occupa di organizzazione teatrale.

Emanuele Regi è dottorando PON all'università di Bologna. Si occupa di relazione tra arti performative negli spazi naturali e di programmazione sostenibile di eventi dal vivo.